DIFENDERSI DALLA FLAVESCENZA DORATA

Nelle ultime stagioni in Toscana la Flavescenza Dorata ha interessato direttamente i vigneti.

I dati riportati dal dipartimento fitosanitario sottolineano una criticità rilevante: i prossimi anni saranno determinanti nel contenimento della malattia.

Sempre più importante diventa quindi la lotta nei confronti del suo insetto vettore, lo Scaphoideus titanus e un approccio tempestivo nei confronti delle piante malate, con conseguente estirpo di quest’ultime.

Il dipartimento fitosanitario regionale con il Decreto Dirigenziale 8583 del 10 maggio 2022 ha reso obbligatoria la lotta allo S. Titanus; questo implica da parte del viticoltore l’insorgere di molteplici approcci decisionali che non possono essere sottovalutate se si vuole preservare l’equilibrio dell’entomofauna, soprattutto per le realtà che lavorano in agricoltura biologica.

Dall’esperienza acquisita dai colleghi piemontesi (da anni in lotta a questa problematica) abbiamo elaborato delle soglie di intervento basate sul monitoraggio di ninfe di 2°-3° età e neanidi di 4°-5° età per determinare l’epoca più opportuna di intervento e le molecole più efficaci con il minor impatto ambientale relativo alla criticità.

La popolazione di forme giovanili di S. Titanus viene valutata attraverso l’osservazione di 5 foglie basali di 20 piante, dopo aver individuato una zona ritenuta favorevole all’insediamento del vettore.

Sotto il riepilogo delle due annate agrarie 2021-2022 che hanno evidenziato come piccole popolazioni di Scaphoideus siano in grado di provocare ingenti danni, anche con bassa presenza di piante sintomatiche all’interno del vigneto.

L’efficacia della lotta sulle forme giovanili e il conseguente abbattimento della popolazione presente in vigneto viene valutata con analisi delle forme adulte, direttamente in vigna, catturate con cartelle cromotropiche.

Lo Studio Ceaa mette a disposizione la propria esperienza in questo campo, proponendo una consulenza mirata al problema, pianificando interventi mirati e monitoraggi attenti.

Se desiderate maggiori informazioni su questo argomento, scriveteci una mail a leonardo.bellini@studioceaa.com